Cosa è la psicoterapia

  • La psicoterapia è un percorso interpersonale condotto da professionisti abilitati al trattamento e alla cura di individui che presentano disagi emotivi e/o sintomi che tendono a influenzare i loro comportamenti e che limitano la libertà dell’individuo stesso. Costituisce un processo di crescita personale e di conoscenza dei propri stati mentali svolto e coordinato seguendo regole definite e condivise e condotto con mezzi psicologici non solo verbali.
  • La psicoterapia è una relazione di cura e si configura come un intervento che ha come obiettivo la guarigione dell’individuo attraverso un processo globale di crescita e di cura. La sua area di intervento è la patologia e la sofferenza psichica e interessa individui (pazienti) portatori non di un problema specifico, ma di un quadro disarmonico della personalità che ha origini profonde e lontane nel tempo. 
  • La psicoterapia cerca la fonte del disturbo psichico per favorirne la guarigione e implica un lavoro di ristrutturazione della personalità. È un intervento che può richiedere molto tempo, a volte anni.

Obiettivi della psicoterapia

  • rimozione dei sintomi che producono sofferenza o disagio;
  • cambiamento dei modelli di comportamento disturbati;
  • miglioramento delle relazioni interpersonali;
  • apprendimento di nuove capacità che permettano di affrontare situazioni di stress dopo la fine della terapia;
  • crescita personale dell’individuo, acquisizione di una maggiore fiducia in se stesso e nelle proprie facoltà personali, relazionali ed emotive.

A chi si rivolge

La psicoterapia si rivolge a soggetti che presentano un persistente senso di disagio psicologico che perdura un tempo abbastanza lungo; a coloro che hanno subito un trauma; a coloro che abbiano problemi di nevrosi tali da impedirgli di affrontare situazioni lavorative, affettive e sociali; a coloro che sentono che da soli non sono più in grado di affrontare in maniera efficace le situazioni della loro esistenza, e a tutti coloro che sono convinti che un professionista sia in grado di poter comprendere la loro situazione con strumenti di cui non tutti siamo a conoscenza.

La psicoterapia ha vari ambiti di intervento tanti quanti sono gli ambiti che riguardano la vita della persona: individuale, di coppia, familiare, lavorativo, sociale. Può svolgersi a livello individuale, di coppia, di famiglia, di gruppo.

Lo psicoterapeuta

È un professionista che dopo aver conseguito la laurea in Psicologia ha completato il suo percorso professionale conseguendo una specializzazione che gli permette, attraverso specifiche competenze, di occuparsi di disturbi psichici o psicopatologici. Affronta tematiche e tratta disturbi che richiedono, per essere risolti, una ristrutturazione più o meno profonda della personalità, del comportamento, dello stato emotivo e mentale. Attraverso il colloquio, la relazione, l’analisi e il confronto può aiutare “l’anima a guarire”.

Ambiti applicativi

“Più che di una psicoterapia possiamo parlare di psicoterapie”

La definizione di “normalità” e di “salute psichica” non può essere univoca; ogni individuo è unico e per tale motivo molti sono gli approcci conosciuti per il trattamento e il superamento di un sintomo psichico.

I professionisti AIPO utilizzano tecniche e strumenti di intervento derivati dai seguenti ambiti applicativi:

• psicoterapia sistemico-relazionale

  • Si afferma negli Stati Uniti durante gli anni ’50, grazie soprattutto alla Teoria dei Sistemi elaborata da L Von Bertanlaffy; in particolare gli studi condotti dall’antropologo Gregory Bateson e l’elaborazione del modello teorico dell’ “epistemologia cibernetica” resero evidente il nesso tra teoria dei sistemi e terapia familiare. I principali centri di sviluppo della terapia sistemica familiare furono la “Scuola di Palo Alto” e il Mental Research Institute, di cui i maggiori esponenti sono Gregory Bateson, Don D. Jackson, Jay Haley, Paul Watzlawick,. In Europa e in Italia la psicoterapia a indirizzo sistemico-relazionale si diffonde durante gli anni ’80.L’orientamento sistemico-relazionale spiega il comportamento dell’individuo focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui esso è vissuto, sul sistema, sulla rete di relazioni significative di cui egli è parte; in tal senso considera la famiglia un sistema transazionale soggetto a cambiamenti.L’intervento terapeutico si basa sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia e mira a modificare i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso. Per tale motivo vengono stimolate le risorse familiari e si rafforza sia il funzionamento individuale che quello familiare.Si definisce “sistemica” poiché il malessere della persona è considerato non soltanto un problema dell’individuo, ma l’espressione del disagio del sistema di appartenenza; “relazionale” in quanto l’identità individuale è considerata frutto delle relazioni significative che la persona intrattiene nel corso della vita. La problematica viene considerata e trattata come esito di esperienze relazionali dell’individuo nel corso della sua esistenza. Obiettivo della terapia è l’elaborazione e l’acquisizione di nuove modalità relazionali con i sistemi di appartenenza.L’approccio sistemico-relazionale è utile per le persone che presentano difficoltà in specifici rapporti (di coppia, genitoriale, lavorativo, etc). In particolare è opportuno ricorrervi a fronte di problematiche evolutive proprie dei bambini e/o degli adolescenti.

• psicoterapia psicoanalitica/ psicoanalisi

  • Nata dagli studi di Sigmund Freud – per il quale ogni processo mentale ha una causa specifica che può essere identificata attraverso l’indagine dell’inconscio – e sviluppatasi dai primi anni del ‘900 ha come concetto cardine lo studio dell’inconscio e dell’animo umano.Esistono varie scuole riconducibili alla psicoanalisi, ma tutte considerano l’inconscio “quel luogo” in cui si “depositano” i contenuti psichici che l’individuo non riesce a elaborare a livello emotivo. Tali contenuti non raggiungono la coscienza poiché si tende a rimuoverli attraverso meccanismi difensivi; in tal modo  l’evento problematico o “traumatico” diventa parzialmente gestibile, ma permane comunque nel sistema psichico come “conflitto inconscio” e il sintomo nevrotico o psicotico ne rappresenta l’espressione esplicita.Questo approccio terapeutico prevede l’instaurarsi di una stretta relazione tra psicoterapeuta e paziente, grazie alla quale si cerca di esplorare la struttura dei conflitti responsabili dei sintomi. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo del transfert, cioè la ricreazione di schemi relazionali intimi pregressi nel “qui ed ora” della relazione psicoterapeutica; infatti nel processo di transfert il paziente attiva una rappresentazione inconscia di tali stili relazionali che sono strettamente correlati alle difficoltà che hanno generato il sintomo. Attraverso la rielaborazione delle cause più profonde dei conflitti interiori, il soggetto assume maggiore consapevolezza e può in tal modo modificare i propri stili relazionali pervenendo a una parziale ristrutturazione del proprio Sé. L’obiettivo è acquisire nuovi stili relazionali maggiormente funzionali per un adattamento alla vita sociale e relazionale.L’intervento di cura attraverso la psicanalisi richiede un periodo medio-lungo, da 2 a 3 anni, con incontri regolari una o due volte alla settimana e con un setting rigoroso.

• psicoterapia della Gestalt

  • La psicoterapia della Gestalt nasce negli Stati Uniti negli anni ‘50 grazie allo psicanalista tedesco Frederick Perls, alla moglie Laura Posner e a un gruppo di intellettuali statunitensi tra cui Paul Goodman e Isadore From.La psicoterapia della Gestalt costituisce un metodo psicoterapico post- analitico e si pone nell’ambito delle psicoterapie umanistiche.“Gestalt” è una parola tedesca traducibile con il termine “forma”; ma il significato è molto più ampio e rimanda a concetti come “struttura”, “totalità”, “configurazione”.Secondo la psicologia della Gestalt l’uomo non percepirebbe la realtà come somma delle singole parti di cui è composta, ma piuttosto nella sua globalità, nel suo insieme.Ogni esperienza avviene al “confine di contatto” tra l’individuo e il suo ambiente. L’osservazione e l’intervento terapeutico sono rivolti proprio a “ciò che avviene in questo confine”. Ciò che cura non è la comprensione razionale e il controllo del disturbo, ma il sentirsi riconosciuti nella disponibilità di contatto verso l’altro e l’ambiente.Scopo della terapia è che il paziente ripristini spontaneità nel contattare l’ambiente recuperando una relazione sana con questo, sviluppi la propria integrità e viva pienamente rispettando la propria innata capacità di regolarsi nella relazione.

    La psicoterapia della Gestalt valorizza la creatività individuale e la bellezza propria delle relazioni umane.

    Si applica al singolo, alla coppia, alla famiglia, al gruppo, alle organizzazioni.

• EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)

  • La desensibilizzazione e la rielaborazione attraverso i movimenti oculari è un metodo ideato e sviluppato dalla psicologa americana Francine Shapiro.Si tratta di un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress traumatico. Si basa sul modello di elaborazione adattiva dell’Informazione (AIP) secondo il quale l’evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato nella memoria dell’individuo insieme alle sue emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni, immagazzinate in modo disfunzionale, restano “congelate” all’interno delle reti neurali e sono incapaci di mettersi in connessione con le altre reti con informazioni utili.L’approccio psicoterapeutico con l’EMDR si focalizza sul ricordo e sulla rielaborazione dell’esperienza traumatica attraverso l’utilizzo dei movimenti oculari e di altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra. Gradualmente, attraverso le sedute di EMDR, i ricordi legati all’evento traumatico perdono la loro carica emotiva negativa. L’elaborazione dell’esperienza traumatica permette al paziente, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva, di cambiare prospettiva, di modificare le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione ed eliminando le reazioni fisiche. Questo permette al soggetto di adottare comportamenti più adattivi. L’EMDR è particolarmente indicato per il trattamento di disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Molto efficace anche nel trattamento di numerose psicopatologie, inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.

• analisi transazionale

  • L’Analisi Transazionale (A. T.) è una teoria psicologica elaborata negli anni ‘60 dallo psicologo americano Eric Berne, il quale reinterpretò la psicoanalisi modificandone il linguaggio tecnico e rendendola familiare e comprensibile a un vasto pubblico.Il nome deriva da “transazione”, cioè “scambio. L’Analisi Transazionale si configura infatti come una teoria della comunicazione basata sull’analisi delle transazioni tra specifici stati dell’Io coinvolti nella relazione.La personalità, secondo l’Analisi Transazionale, si articola infatti in 3 parti corrispondenti ad altrettanti “Stati dell’Io” – il bambino, l’adulto, il genitore – tra loro relativamente autonomi ma non sempre bene integrati.Le transazioni, secondo Berne, possono fare emergere gli elementi più profondi della personalità e la loro analisi consente di comprendere come schemi che hanno avuto origine nell’infanzia continuino a riproporsi nella vita adulta rivelandosi talvolta inadeguati o dannosi.

    Le transazioni che noi abbiamo con gli altri costituirebbero lo specchio delle transazioni che mettiamo in atto con noi stessi.

    Tale approccio consente di accedere ai vissuti e ai contenuti emotivi più remoti della nostra storia e della nostra sofferenza, ma anche di agire sulle relazioni e sui vissuti del presente, nel “qui e ora”.

    Lo psicoterapeuta che adotta questo modello teorico muove da tali assunti e li utilizza per guidare il paziente verso la guarigione, e più in generale verso un maggiore equilibrio interiore.

    Berne sosteneva che il compito della terapia non fosse far fare progressi, ma guarire: “far fare progressi significa far stare meglio i ranocchi, mentre guarire significa togliersi la pelle del ranocchio ed intraprendere nuovamente lo sviluppo interrotto del principe o della principessa”.

    La metodologia di intervento dell’analisi transazionale si fonda sul concetto di contrattualità: nella relazione il terapeuta e il paziente stipulano un accordo sugli obiettivi della terapia e il paziente viene responsabilizzato a porsi come controparte attiva.

Normativa vigente

Legge 56 art. 3 del 18 febbraio 1989 “Ordinamento della professione dello psicologo”

Consulenza psicologica e psicoterapica

I professionisti AIPO svolgono colloqui di consulenza psicologica e psicoterapica individuali, di coppia, di famiglia e di gruppo.

Per un appuntamento contatta:

• Dott.ssa Augusta Maria Di Maulo
cell. 349/3868959

Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Medicina Psicosomatica, Terapia della Gestalt, Voice Therapy, Costellazioni Familiari, EMDR.

 

• Dott.ssa Claudia Palma
cell. 347/9973678

Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Terapia Familiare e Psicodiagnostica. Consulente in Sessuologia Clinica.