Cosa è il counseling

Il Counseling è un’attività professionale il cui obiettivo è il miglioramento della qualità della vita della persona, attraverso la valorizzazione e la mobilitazione delle sue risorse interiori. Se vuoi saperne di più sulle origini del counseling, leggi la storia del counseling.

Si configura come una “relazione d’aiuto professionale” nell’ambito della quale la persona, sostenuta da un professionista, può esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione, stati di crisi o eventi traumatici contattando e mobilitando le proprie risorse per pervenire a un’elaborazione e a un superamento delle criticità individuate.

La relazione con il counselor accresce la capacità di ascoltarsi, la fiducia nella possibilità di cambiamento e di trasformazione positiva, promuove l’autoconsapevolezza e il ruolo attivo dell’individuo nel processo di crescita e di autodeterminazione.

Il counseling favorisce la partecipazione sociale e il potenziamento di competenze comunicative e relazionali che possono prevenire o ridurre difficoltà e conflitti interpersonali.

Gli interventi di counseling sono individualizzati e rivolti a facilitare, orientare, sostenere e motivare il cliente nel “qui e ora” definito di una particolare fase della sua vita o di una circostanza concreta.

Il counseling sviluppa le proprie metodologie integrando vari modelli teorici e contributi derivanti da diversi ambiti disciplinari. Si avvale di tecniche basate sull’empatia e sull’ascolto attivo, che consentono di comprendere la situazione del cliente dal suo punto di vista, favorendo il riconoscimento, lo sviluppo e l’impiego delle risorse effettivamente presenti.

“Il counseling professionale è un’attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento. E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale” 

(Definizione Assocounseling)

Obiettivi del Counseling

Obiettivo del Counseling è il miglioramento della qualità della vita della persona, di cui promuove lo sviluppo delle risorse e del potenziale umano. Il counseling:

  • promuove il cambiamento e la crescita personale
  • aiuta a risolvere con efficacia problemi specifici e situazioni di criticità
  • favorisce la responsabilizzazione verso le proprie scelte esistenziali
  • accresce le capacità comunicative e relazionali
  • rafforza il senso di identità e la capacità di autoderminazione (empowerment)
  • favorisce l’indipendenza e l’integrazione
  • aiuta a riconoscere i propri bisogni, a prendere decisioni e attuare cambiamenti confidando nelle proprie risorse
  • facilita l’individuazione e l’espressione delle proprie emozioni

A chi si rivolge

Il Counseling si rivolge a persone di ogni età che si trovano ad affrontare un problema specifico o una scelta difficile, che vivono un momento di disagio o di crisi, che desiderano comprendere meglio le proprie dinamiche personali e relazionali, conseguire un obiettivo personale o professionale, crescere, realizzarsi, migliorare la qualità della propria vita.

Il counseling può essere erogato in vari ambiti (privato, familiare, sociale, scolastico, sanitario e aziendale) e può svolgersi a livello individuale, di coppia o di gruppo.

Il counselor

È un professionista che, attraverso specifiche abilità di ascolto e di relazione, promuove e facilita un percorso di consapevolezza nella persona che vive una condizione di difficoltà e di incertezza, sostenendola nell’individuazione e nella risoluzione di criticità specifiche o nel superamento di eventi e periodi critici.

Il counselor ascolta il suo cliente, lo accetta per ciò che è, non lo giudica e ha fiducia nella sua capacità di “farcela da solo”.

Non si occupa di disturbi psichici o psicopatologici, né affronta pertanto tematiche che richiedono, per essere risolte, una ristrutturazione profonda della personalità.

Obiettivo del suo intervento è il miglioramento della qualità della vita dell’individuo, di cui valorizza le risorse e rinforza la capacità di scelta autonoma e di cambiamento nel “qui e ora”.

Counseling e Psicoterapia

  • La psicoterapia è una relazione di cura

Si configura come un intervento terapeutico che ha come obiettivo la guarigione attraverso un processo globale di crescita e di cura.

La sua area di intervento è la patologia e la sofferenza psichica e interessa individui portatori di un quadro disarmonico della personalità che ha origini profonde e lontane nel tempo.

La psicoterapia cerca la fonte del disturbo psichico per favorirne la guarigione e implica un lavoro di ristrutturazione profonda della personalità. E’ un intervento che può richiedere molto tempo, a volte anni.

  • Il counseling è una relazione di aiuto

Si tratta di un intervento non terapeutico, il cui obiettivo è la salute e il benessere psicologico della persona. Si occupa di problemi specifici e contestualmente circoscritti (“qui e ora”), limitati all’area del conflitto che li ha prodotti e messi in evidenza.

Offre all’individuo uno spazio di ascolto e di riflessione per esplorare le proprie difficoltà e per rinforzare capacità personali di scelta o di cambiamento. Da un punto di vista metodologico è un intervento breve, articolato in un numero limitato di colloqui che implica la definizione di un obiettivo concreto e definito.

Normativa vigente

La Legge 14 gennaio 2013, n.4 disciplina le professioni “non organizzate in ordini e collegi”, tra le quali il Counseling, garantendo a livello nazionale un parametro di riferimento che qualifica il Counseling come professione e ne definisce gli elementi costitutivi regolati da norme a tutela del cliente e della professione stessa.

Il counseling in Italia è una professione non regolamentata e priva di un ordine professionale.

I requisiti minimi per l’esercizio della professione sono definiti dalle singole associazioni professionali a cui la legge affida il compito di valorizzare le competenze dei professionisti a esse iscritti attraverso il rilascio di un’attestazione di qualificazione professionale che agevola la scelta e la tutela del cittadino/utente.

La normativa offre cioè la possibilità alle associazioni professionali di rilasciare ai propri iscritti un attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi previo superamento di un esame di valutazione delle competenze acquisite.

Tuttavia il possesso di un attestato di qualità e di qualificazione rilasciato da un’associazione professionale e l’iscrizione alla stessa non costituiscono un requisito necessario per l’esercizio dell’attività.

La normativa prevede infatti l’esercizio autoregolamentato della professione (art. 6 della L.4/2013 “Autoregolamentazione volontaria”) e la qualificazione dell’attività professionale attraverso la conformità della stessa alla normativa tecnica UNI (direttiva 98/34/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 22 giugno 1998 e linee guida CEN 14 del 2010).

L’esercizio della professione è libero, fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica nel rispetto dei principi di buona fede, correttezza, ampliamento e specializzazione dell’offerta dei servizi e responsabilità del professionista.

La professione può essere esercitata in forma individuale, associata, societaria, cooperativa o nella forma di lavoro dipendente.

Ai sensi della normativa il professionista deve contraddistinguere la propria attività in ogni documento e rapporto scritto con il cliente con espresso riferimento agli estremi della citata legge.

I counselor possono costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza vincoli di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti.

La legge 4/2013 vieta alle associazioni di adottare denominazioni professionali relative a professioni organizzate in ordini o collegi.

Le associazioni professionali sono tenute a promuovere l’aggiornamento permanente degli iscritti, adottare un codice deontologico e vigilare sulla condotta professionale degli associati, stabilire sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice.

(L. 4/2013 art. 1,2,6,7)

Ambiti applicativi

Gli ambiti di intervento del counseling, inteso come insieme di competenze e di abilità comunicativo-relazionali non hanno, per definizione, confini. E’ in questo senso una modalità di “stare in relazione con l’altro” che può costituire un supporto e un’integrazione alle competenze tecniche specifiche di ogni ambito professionale e non.

Gli ambiti di intervento in cui invece un counselor può operare come professionista sono:

  • ambito benessere personale e relazionale
    (counseling familiare, genitoriale, di coppia, counseling per l’elaborazione dei conflitti, life-coaching)
  • ambito educativo-scolastico
    (counseling per studenti, genitori, insegnanti, educatori, orientamento scolastico)
  • ambito emergenza
    (interventi in situazioni di emergenza, sostegno ai soccorritori in eventi traumatici)
  • ambito giuridico
    (sostegno nell’iter processuale, sostegno nella relazione avvocato-cliente, interventi in area forense)
  • ambito lavoro-organizzazioni
    (interventi per l’orientamento e la riqualificazione professionale, il benessere organizzativo e aziendale, la motivazione, la gestione dello stress e dei conflitti, coaching)
  • ambito migratorio
    (interventi nei centri di accoglienza, servizi di migrazione, etc.)
  • ambito salute
    (interventi di counseling socio-sanitario, ospedaliero, come sostegno nelle malattie e nelle disabilità, area delle dipendenze, accompagnamento fine-vita, counseling alimentare etc.)
  • ambito sociale
    (sostegno per operatori di comunità, interventi nelle carceri e nell’area delle marginalità sociali)
  • ambito spirituale
    (problematiche religiose, crisi spirituali, sostegno nelle comunità e ai religiosi, counseling pastorale)
  • ambito sport
    (interventi di sostegno e facilitazione in ambito sportivo, definizione e raggiungimento di obiettivi, costruzione del gruppo, etc.)
  • ambito svincolo
    (exit counseling, sostegno alle vittime di culti abusanti, sette sataniche, etc.)

(Documento Assocounseling del 5 luglio 2013)